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UN MONOINSATURO DA PREMIO NELL’OLIO D’OLIVA DI QUALITA'

Studi condotti in USA ed in Italia confermano la capacità del condimento di ridurre colesterolemia e trigliceridemia, così come la glicemia. Ad alimentazione occidentale corrispondono malattie occidentali, tra l’altro, con una cronologia ben precisa. Tocca prima all’appendice, poi al diabete; dopo qualche decennio compaiono cardiopatia, ischemia e colelitiasi.

Emerge poi il carcinoma del colon, seguito da turbe gastroenteriche croniche. Conclusione: sacrosanto resti lo sviluppo economico, anche e soprattutto in termini di una equa disponibilità alimentare, purchè i popoli che accedono alla cosiddetta civiltà dell’opulenza ne conoscano gli svantaggi e sappiano come evitarli. È questo uno degli obbietivi tracciati dall’Oms già a Roma durante la prima conferenza internazionale sulla Nutrizione, e sottolineato ad un anno di distanza da Djamil S. Benbouzid durante l’assegnazione, a Milano, del premio per la ricerca e la divulgazione promosso da Asitol Oliva (l’associazione che raccoglie 110 aziende confezionatrici). Benbouzid è direttore generale della divisione alimentazione e nutrizione dell’Oms che ha patrocinato, insieme con il nostro ministero dell’Agricoltura e con l’istituto nazionale della nutrizione, la prima edizione del premio. Non è un caso. Si sa ormai quanto l’olio d’oliva contribuisca a rendere e a mantenere equilibrata la dieta, grazie al contenuto di acido oleico (monoinsaturo). Un condimento certamente impareggiabile in cucina, ma altrettanto amico delle arterie, tanto d’aver stimolato, oltre ai fondamentali studi americani di Scott Grundy, un autentico filone di ricerche in tutto il mondo. Produttrice di olio d’oliva d’altra qualità , l’Italia occupa una posizione privilegiata. Prova ne è stata la massiccia adesione al premio Assitol, con più di 50 lavori presentati per la sola sezione ricerca (e oltre 300 per quella riservata alla divulgazione). E la giuria ha deciso di premiare ex-aequo tre lavori. Il primo, sull’andamento dei fattori di rischio per coronaropatia rispetto a una dieta ricca di acidi grassi saturi (burro), polinsaturi (oli vegetali vari) monoinsaturi (olio d’oliva), al quale hanno partecipato gruppi italiani e ricercatori della State University of New York a Buffalo, ha confermato che il consumo di saturi si accompagna a un aumento del rischio coronario, laddove polinsaturi e monoinsaturi influiscono positivamente sul profilo lipidemico, glicemia e pressione sistolica.E questo in entrambi i sessi, dato che il campione esaminato comprendeva 4.903 soggetti, uomini e donne tra i 20 ed i 59 anni. La seconda ricerca, condotta a Milano in collaborazione tra i gruppi di Ennio Gatti e di Cesare Sirtori dell’Università di Milano, ha considerato pazienti con colesterolemia di tipo II, seguiti con diete rispettivamente prevalenti in polinsaturi (olio di mais), monoinsaturi (olio d’oliva), infine con una supplementazione di omega 3. “Risultato: del gruppo olio d’oliva si sono ridotte sia colesterolemia totale sia trigliceridemia, in quello olio di mais la diminuzione ha interessato Hdl, seppure in modo lieve, e Apo B, mentre la supplementazione omega 3 ha incrementato la frazione Hdl2” sottolinea Sirtori. Ridimensionato così il peso dei carboidrati “Tutti e tre i regimi hanno ridotto la formazione di trombosasso B2, ma soltanto gli acidi grassi della serie omega 3 hanno diminuito la formazione di radicali dell’ossigeno.” Anche il terzo lavoro nasce dalla collaborazione tra queste due scuole e, condotto in volontari sani, ha dimostrato che l’olio d’oliva è in grado di ridurre il picco glicemico indotto da una prima colazione ricca di carboidrati, ancor più di quanto ci riesca l’olio di mais. E questo lo si è verificato in diete di confronto, della durata di quattro settimane ciascuna, con solo pane tostato oppure con solo pane e burro. Il laboratorio, dunque, fornisce ulteriori conferme sui benefici metabolici dell’olio d’oliva. Assitol Oliva, dal canto suo, dopo l’adesione massiccia anche alla sezione divulgazione del premio (oltre 300 i partecipanti), ne ha già promosso la seconda edizione.


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