Mastoplastica additiva, rinoplastica e mastoplastica riduttiva. Saranno questi gli interventi più eseguiti nel 2017.
Al quarto posto l’intervento di mastopessi per sollevare il seno e di aumentarne il volume, perché il problema della caduta del seno, infatti, si manifesta progressivamente con il passare degli anni, accentuato da gravidanze e allattamento.
Insomma, non ci sono dubbi che il naso abbia la sua importanza (il suo ritocco è previsto in seconda posizione tra gli interventi più richiesti), ma in generale il 2017 si annuncia come l’anno del seno, dominato dal sogno di un décolleté e sempre più vicino ai propri ideali.
Sono molte le motivazioni che portano una donna a scegliere l’intervento al seno. Al primo posto ci sono motivi psicologici – un seno cadente, piccolo o troppo grosso può creare imbarazzo e difficoltà nel relazionarsi con gli altri – ma anche quelli di natura funzionale non sono da sottovalutare: un seno troppo grosso e cadente pesa in modo eccessivo sulla colonna vertebrale e può creare problemi posturali e dolori muscolo-scheletrici.
Qualunque siano le motivazioni, però, bisogna ricordare che un intervento di chirurgia estetica è pur sempre un operazione chirurgica con tutti i pro e contro.
In ogni caso è sempre utile ricordare che dopo gli interventi possono restare visibili cicatrici di diversa grandezza, in base al tipo di incisione che viene fatta.
Il momento post-chirurgico è quello più delicato e merita particolare attenzione perché verranno posizionati dei drenaggi e rimarrà poi un gonfiore fisiologico che si riassorbirà in poche settimane.
Parecchi gli accorgimenti da seguire, nei giorni successivi l’intervento tra cui sospensione dell’attività sessuale per almeno 7 giorni, non guidare l’automobile per almeno una settimana, non sollevare pesi per circa una quindicina di giorni.
Non ci si può esporre alla luce diretta al sole o al calore intenso (lampada solari, saune ecc.) e bisogna fare la prima doccia di pulizia solamente dopo la rimozione dei punti.
E’ altrettanto indispensabile che si sappia che gli interventi non fermano l’invecchiamento dei tessuti, né può contrastare le leggi di gravità: con il tempo quindi il seno può subire variazioni e quindi rendersi necessaria una successiva correzione.
Redazione Nuovaitaliamedica