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Notizie di sessuologia

con citazioni storiche

Quando penso a certi fatti che una miserabile filosofia si ostina a mettere sempre fra le cose problematiche. mentre sono stati fissati dalla ragione da quando la ragione esiste, non posso lare a meno di ridere. Così la gente vorrebbe sapere una volta per tutte quale dei due sessi ha maggior ragione dì interessarsi all'atto carnale in rapporto al piacere che ne recava. e si C sempre sostenuto elle e il sesso femminile. Omero ha tatto nascere sull'argomento una disputa ta.t Giove e Giunone, e Tiresia. che era stato donna, espresse in proposito vili esatto, ma ridicolo, perchè sembra pesare i due piaceri S111 piatti di Una bilancia. Una ragione sommaria ha poi l atto affermare agli empirici che il piacere della donna de-, e essere maggiore. visto che la festa si tiene a casa sua. e ciò é certamente plausibile. giacchè la donna. con tutta comodità. non ha che da lasciar fare. Tuttavia quello che rende la verità di ciò evidente agli occhi di uno studioso pratico c sei-io è che se la donna non provasse più piacere dell'uomo. la natura non la interesserebbe alla cosa più di quanto interessi l'uomo. Non avrebbe, di conseguenza più bisogno di quello che ha l'uomo c non avrebbe più organi di lui. giacchè. noti fosse altro eh e per quella borsa che le donne hanno tra l'intestino retto e la vescica e che si chiama utero e che è una parte assolutamente estranea al loro cervello e quindi indipendente dalla ragione, c certo che si può ben immaginare che un uomo possa nascere senza bisogno che un maschio abbia deposto il suo seme, ma non senza che un vaso l'abbia contenuto e messo in condizioni dì poter resistere all'aria prima di venire alla luce.
Ora, è bene riflettere che questo organo. l'utero, che ha come unica via di comunicazione la vagina, va su tutte le furie quando non si vede occupato da ciò per cui la natura l'ha creato e posto nella zona più importante del corpo femminile. L'utero, in effetti, ha un istinto che non intende ragioni pretende. e se l'individuo in cui risiede si oppone alla sua volontà, fa il diavolo a quattro e procura fastidi gravissimi al tiranno che non vuole accontentarlo. La sua farne insomma, é ben peggiore di quella canina c se una donna non gli fornisce il nutrimento che esso richiede attraverso il canale di cui è l'unica padrona, diventa furioso e arriva a tiranneggiarla in modo tale che è impossibile resistergli: minaccia ]a poveretta di morte e la rende andromane come la duchessa di cui ho parlato prima,
che ho conosciuto a
grandi dame veneziane e come venti altre donne, le quali tutte insieme mi hanno tatto concludere che l'utero è un animale così assoluto. così irragionevole e così indomabile che una dorma saggia non solo non può opporsi ai suoi capricci. ma deve accondiscendervi, tini umilmente sottomettendosi con atto di virtù alla legge cui Dio ?'ha fatta nascere soggetta. Tuttavia. questo organo famelico ù anche capace di sottostare a delle regole Diventa, infatti, cattivo solo quando una fanatica lo provoca, c. allora. a una procura convulsioni, a un'altra fa perdere la ragione, un'Atra, la fa diventare religiosissima, come Santa Teresa c Santa Agreda e altre ancora le trasforma in altrettante Messaline, !e quali. per altra. non sono più infelici delle innumerevoli che passano le notti tra la veglia e il sonno. tenendosi fra le braccia Sant' Antonio da Padova a. San Luigi Gonzaga. Sant'Ignazio e il Bambin Gesù. Queste povere infelici, poi. in confessione raccontano tutto al prete o al monaco che vigila sulle loro coscienze. maù quel giustiziere consacrato e difficile che le disinganni, perché ha paura di sdradicare la pianta inondandola.
Insomma, dopo aver passato in rassegna tutti questi mali, cui per fortuna noi uomini non andiamo soggetti, mi chiedo se è lecito presumere che la natura, semper sibi consona sempre giusta nelle sue reazioni e nei suoi compensi, abbia concesso alle donne un piacere direttamente proporzionale ai fastidi che al sesso femminile sono connessi. L'unica cosa che posso affermare è questa: il piacere che ho provato. quando una donna mi soddisfaceva, era certamente grande, me so che non l'avrei mai accettato se per procurarmelo avessi dovuto espormi al rischio di restar incinto. A questo rischio, invece, la donna si espone anche dopo che ne ha fatto più volte esperienza, e ciò può significare solo che essa trova che il piacere vale il rischio. In conclusione, mi domando se vorrei rinascere donna. Curiosità a parte, rispondo di no. Come uomo, infatti, godo di un buon numero di piaceri che mi sarebbero impossibili se fossi donna e che. invece, mi fanno preferire il mio sesso all'altro. Ammetto tuttavia che pur di avere il bel privilegio di nascere, mi accontenterei e, soprattutto oggi, farei la firma a rinascere non solo donna, ma anche essere bruto di qualsiasi specie: a patto, beninteso, dì poter rinascere con la mia memoria, senza la quale non sarei più io.


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