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SESSUOLOGIA: IL SESSO A PAGAMENTO

Nove milioni, secondo le statistiche, sono gli uomini che ogni anno in Italia ricorrono al sesso a pagamento. Un fenomeno estremamente diffuso ma poco studiato, una pratica maschile pubblicamente criticata, ma in realtà culturalmente accettata. Così diffusa e comune da non aver bisogno di spiegazioni psico-sociologiche, perché rientra nella logica del consumo sessuale in cui tutti, direttamente o indirettamente, ci troviamo intrappolati.
La questione cambia se il cliente ha a che fare con una donna vittima di tratta, di sfruttamento e obbligata a prostituirsi, ma è vero che in molti di questi casi i maschi si trasformano da clienti in salvatori. Molti clienti si innamorano davvero e si sentono davvero dei salvatori nel senso che tendono a costruire una relazione esclusiva con la ragazza che dicono di voler sostenere pensando che questo basti davvero a salvarla.
Dai risultati degli studi emerge che il cliente-tipo è una persona assolutamente normale, che può appartenere a qualsiasi fascia sociale, categoria o ceto, senza distinzioni di età e generalmente con un titolo di studio che va dal diploma in su. La stragrande maggioranza degli uomini che sceglie il sesso a pagamento più o meno abitualmente ha un'occupazione, uno su tre fa l'impiegato, uno su due è soddisfatto del proprio lavoro e sempre uno su due è fidanzato, sposato o convivente
Le tipologie standard di cliente sono quattro: quello affetto da dipendenza sessuale, quello che vuole sperimentare tutte le relazioni sessuali possibili, quello che cerca di riempire la solitudine e quello convinto che il sesso a pagamento rafforzi la propria virilità. Il tutti e quattro i gruppi, emerge che il centro gravitazionale della relazione tra il cliente e la donna è uno soltanto: il primo. La donna sembra scomparire, diventa una figura accessoria, quasi simbolica e completamente astratta. Un accessorio, un mero strumento di piacere. Quello che fa in seguito la donna non lo interessa più.
L’uomo è molto eccitato prima di fare sesso con una prostituta, perché aumentano le fantasie e l’impulso sessuale è molto forte. Durante il rapporto, l’ansia rende meno performante l’uomo che si accinge a consumare il rapporto sessuale con il rischio perfino di fare cilecca, un’eventualità , tra l'altro, assai frequente. Non sempre però gli incontri con una prostituta si concludono con una prestazione sessuale. Molti i dichiarano di cercare le ragazze anche solo per parlarci, o di fermarsi con loro abitualmente alla fine di una serata con gli amici, per sfogarsi o ascoltare. In molti casi c'è anche un coinvolgimento emotivo strumentale, cliente che cerca di frequentare sempre le stesse donne e attiva con loro un gioco di seduzione con l'obiettivo di conquistarle ed avere la possibilità di fruire delle loro prestazioni sessuali senza dover pagare, così da avere un'amante di cui disporre senza sborsare alcunché.
In Svezia, Norvegia, Islanda e forse presto anche in Francia, i clienti sono dei fuorilegge: la prostituzione è vietata sempre, in strada e al chiuso, ed è considerata una forma di violenza nei confronti della donna. In Italia, al di là di qualche ordinanza municipale che li colpiva perlopiù con denunce indirette come «intralcio al traffico», i clienti non sono perseguibili a meno che non si accompagnino a minorenni.

Redazione NuonaItaliaMedica

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