HOME - ENDOCRINOLOGIA

LA NEUROENDOCRINOLOGIA

Intorno agli anni '30 gli studiosi rilevarono sorprendenti analogie tra il sistema endocrino e il sistema nervoso che portarono ad intuire una stretta relazione tra di essi e a far nascere una nuova scienza, la neuroendocrinologia.
L'accertamento della natura chimica della trasmissione nervosa, aveva indotto ad equiparare, dal punto di vista funzionale, i neuroni alle cellule endocrine. L'attività del sistema nervoso si svolgerebbe, in sostanza, con meccanismi di trasporto e trasduzione dell'informazione analoghi a quelli usati dal sistema endocrino. A quest'ultimo sistema, peraltro, l'organizzazione nervosa è accomunabile per le funzioni di integrazione e regolazione delle attività dei diversi apparati organici che entrambi svolgono.
Gli ormoni, materia di studio dell'endocrinologia, sono tra i fattori ambientali più importanti per lo sviluppo, il differenziamento e il funzionamento del sistema nervoso e le interazioni tra ormoni steroidi, circuiti nervosi e comportamenti dipendenti dagli steroidi, come il comportamento sessuale e il comportamento di risposta allo stress sono particolarmente interessanti per i ricercatori.
Si dimostrò, ad esempio, che il sistema riproduttivo è soggetto, in special modo sotto l'aspetto della periodicità, all'influenza dei fattori ambientali, cioè a dire, da informazioni recettoriali che afferiscono al sistema nervoso centrale e da esso vengono elaborate.
Agli inizi degli anni '70, dunque, era già disponibile un dettaglio piuttosto ricco di conoscenze sui meccanismi con cui il sistema nervoso centrale presiede alle funzioni endocrine. La ricerca in questo campo ha subito da allora uno sviluppo rapidissimo. Si conosce ad esempio, piuttosto specificamente, il controllo esercitato dalle gonadi sullo sviluppo del sistema nervoso, sulla sua caratterizzazione sessuale e sui comportamenti riproduttivi da esso mediati, il ruolo dell'insulina nel comportamento alimentare; quello dell'angiotensina nella regolazione della sete, l'influenza dei corticosteroidi sulle funzioni delle strutture cerebrali responsabili dei comportamenti emotivi e l'azione degli ormoni tiroidei sulla maturazione del sistema nervoso centrale. L'accertamento sperimentale dell'esistenza di recettori cerebrali per alcuni di tali ormoni ha già permesso di comprendere queste azioni in termini estremamente analitici.
Ancora più recentemente sono emerse, invece, le azioni neurotrope degli ormoni liberati dall'ipofisi ghiandolare.
Le conoscenze sugli agenti chimici del cervello ha portato alla scoperta delle endorfine, neuropeptidi con una struttura molecolare molto simile alla morfina, implicati nella modulazione del dolore e del tono emotivo, con le quali si stanno oggi indagando i meccanismi cerebrali della dipendenza alle droghe e dalle quali si tenta di trarre terapie efficaci per il recupero e la disintossicazione dei tossicodipendenti.
Inoltre si è rilevato che una minima alterazione degli equilibri ormonali - determinata dall’esposizione a composti chimici in grado di interagire con i loro recettori - può indurre effetti dannosi sul comportamento e la fisiologia degli animali e dell’uomo.
Per il futuro imminente quindi chiarire le interazioni tra ormoni e sistema nervoso può essere fondamentale per capire le cause che portano ad alcune malattie comportamentali (anoressia, depressione) o neurodegenerative (Parkinson, Sclerosi multipla) con una forte componente di differenza tra i sessi.

Nim

Archivio articoli Nim

Gli articoli di nuova italia medica



Ricevi i nostri feed, clicca qui


NUOVAITALIAMEDICA CONSIGLIA DI VISITARE: