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Sintomo prurito

Il prurito è solo un sintomo soggettivo, molto fastidioso che può avere diverse origini. Sintomo soggettivo significa che, in prima fase, è di esclusiva appartenenza del sofferente perchè magari figlio dello stress o dell'ansia. Non si può parlare ancora di malattia perchè magari è sufficiente una semplice grattata per farlo passare. Per diventare obiettivo, cioè per evidenziarne la presenza, il decorso di una malattia, è necessario l'esame del medico. Dalla presenza del prurito il medico potrà risalire alla patologia direttamente interessata. Il prurito, in tal caso, sarà solo il primo di una serie di segnali, di indizi, il primo campanello d'allarme che il nostro organismo mette a disposizione di pazienti e medici per risalire alla causa del malessere. Lungi dall'essere un nemico, un fastidio, il prurito diventerà piuttosto una boa, un segnale di avvistamento dell'insorgere di una malattia.
Per grandi linee è possibile individuare tre grandi aree nelle quali il prurito può giocare un ruolo importante: le allergie, le malattie del fegato e della colecisti e le dermatiti.
LE ALLERGIE
Un'ampia serie di malattie allergiche provoca il prurito. L'orticaria, ad esempio. L'orticaria è una lesione maculopapillare della cute. Può essere provocata da un fatto tossico traumatico, come la puntura di un insetto, o dal contatto con una sostanza, un materiale che il nostro organismo rifiuta, in quanto sensibilizzato da una precente contatto. L'orticaria rappresenta un buon esempio per trovare il ruolo del prurito nella nostra fisiologia. il prurito è un'indicazione, un'impulso che rivela l'esistenza della malattia, spesso il sintomo di esordio. Ma non è il solo. Le macchie sulla pelle, di diverso tipo e grandezza, specialmente nelle persone anziane, si accompagnano al prurito. La compresenza di questi due elementi offre allora la possibilità di una diagnosi certa. Nel caso dell'orticaria è però possibile che, con il trattamento, il prurito estenda gli effeti delle allergia, aumenti l'area della pelle interessata dalle malattie e favorisca complicazioni locali (lesioni da trattamento e infezioni sovrapposte). Quindi massima attenzione ad evitare di grattarsi, ricorrendo all'applicazione locale, in tempo, di pomate o creme a base di antistaminici, previo parere medico.
Purtroppo le atopie, le allergie di diversa origine, nella nostra civiltà occidentale postindustriale, sono in costante aumento: una ragione in più per non esagerare con il combattere il prurito solo con le mani grattandosi, senza ricercarne la causa.
LE DERMATITI
Gli effetti dell'orticaria si vedono sulla pelle, ma non si può parlare di malattia della cute. Esistono, infatti dermatiti che non hanno una base allergica ma che hanno una propria eziologia. Il prurito è, anche in questo caso, solo l'effetto di una malattia. Come se fosse sudore, il prurito può essere paragonato a funzione emuntoria. Fa spuntare le tensioni presenti nell'organismo. Le dermatiti sono campanelli d'allarme di un sostanziale malessere del corpo. Curarle non è sempre facile perchè non sempre se ne conosce la causa. Se le dermatiti da funghi hanno una precisa origine e sono esattamente curabili, con le altre dermatiti il compito del medico è quello di recuperare una più generale attenzione all'ascolto del paziente e il compito del paziente è quello di descrivere con esattezza il comportamento, la vita di tutti i giorni, le abitudini (alimentari e non) che possono influire sulla condizione precaria della pelle.
All'interno di questa categoria un posto speciale, per la sua pericolosità, è occupato dalla psoriasi, mentre è stato sostanzialmente sconfitto un altro tipo pericoloso di dermatiti: la scabbia. In questo caso alcuni parassiti si introducono nelle pelle, fuoriuscendo specialmente di notte e favorendo in questo modo la trasmissione del contagio. La scabbia è, di solito, collegata a condizioni di igiene assolutamente precarie, ormai per la gran parte assenti in Italia.
MALATTIE DEL FEGATO E DELLE VIE BILIARI
Difetti di funzionamento del egato e della cistifellea, sotto diverse forme, sviluppano prurito. E quando scriviamo di difetti di funzionamento il pensiero corre alle cirrosi, alle colecisti, alle epatiti. Diverse le malattie, tutte quante assolutamente serie, sostanzialmente identiche le dinamiche di sviluppo del prurito. Tutta colpa dei sali biliari che si trovano nella composizione e nella quantità sbagliata nel nostro sangue. Il fegato, non funzionando bene, non riesce ad assicurare una corretta presenza di sali biliari. Un po' come se ci trovassimo a sorseggiare un cocktail mal riuscito nel quale l'ideale composizione delle bevande che lo compongono è sbagliata perchè una si trova in eccesso o è leggermente alterata rispetti al mix ideale. I rimedi a cui ricorrere per evitare l'insorgere del prurito devono, dunque, essere cercati e trovati mediante un'adeguata valutazione della funzionalità epatica. Solo esaminandone i relativi parametri si potrà adottare una terapia efficace per eliminare il prurito.
PRIMA UN'AUTODIAGNOSI DEL PRURITO
Ribadito che si tratta di un semplice sintomo e non di una malattia, dovrà essere per primo il paziente a vedere se si tratta di un fenomeno passeggero, se ha una sua tenacia che resiste nel tempo e ai piccoli rimedi quotidiani o se, invece, non sia il caso di ricorrere al medico. Se è sempre necessaria l'autodiagnosi, bisogna considerare come, in generale, il prurito ha sempre altre manifestazioni cui accompagnarsi. Non si presenta mai da solo, ma viaggia in compagnia. È allora necessario essere buoni osservatori e capire, vedere se ci sono altri sintomi che, aggiunti al prurito, possono portare il medico, il medico di famiglia in primis, alla scoperta della verità. Ci sono casi in cui il prurito è sinonimo di malattie che non fanno parte delle tipologie presentate nell'articolo. Anche in quei casi (di particolari forme tumorali ed ematologiche), il prurito non è l'unica manifestazione del male. Ce ne sono purtroppo ben altre. Basta individuarle in tempo.


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